Chi Siamo

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La dirigenza ha sede nel Comune di Cupramontana e ciascun plesso scolastico ha la propria storia.

-La Scuola dell’Infanzia Statale di Cupramontana funziona dal 1972, all’inizio con una sezione, poi nel corso degli anni, a causa dell’incremento demografico e delle mutate esigenze delle famiglie, il numero delle sezioni è aumentato. Dal 1975 al 1984, ha funzionato una sezione a Poggio Cupro, intitolata a “C.Corradi”. Nel 1985 nel capoluogo è stata costruita la nuova scuola, pertanto nel 1985 la sezione di Poggio è stata trasferita nella sede centrale. Attualmente funzionano n.3 sezioni, molto numerose, e questo incremento è dovuto principalmente alle esigenze delle famiglie, con i genitori che spesso lavorano entrambi, alla crescente sensibilità nei confronti del valore della scuola e alla maggiore attenzione per le esigenze educative dell’infanzia.

-L’istituzione della Scuola dell’Infanzia Statale a Staffolo risale al 1969, inizialmente con una sezione, poi, nel corso degli anni, il numero dei bambini iscritti è aumentato. Attualmente nella scuola, recentemente intitolata a Leo Lionni, funzionano n.2 sezioni.

-Lo stabile della Scuola Primaria di Cupramontana, da Monastero Camaldolese divenne sede delle pubbliche scuole il 3 gennaio 1861 e venne in seguito intitolata a Giorgio Umani.

-La Scuola Primaria di Staffolo, attualmente intitolata ad Aldo Manuzio, è ubicata nell’attuale edificio dall’anno scolastico 1962/63 e come istituzione pubblica da quando è stata riconosciuta come tale.

-La Scuola Secondaria di Cupramontana, attualmente intitolata a “Luigi Bartolini”, è presente da molti decenni. Fino all’anno scolastico 1953/54 è stata sezione staccata della Scuola Media Statale “Savoia” di Jesi, poi è diventata autonoma sede di presidenza. Con l’entrata in vigore dell’obbligo scolastico, dall’anno 1963/64 le iscrizioni hanno subito un considerevole aumento. Allo scopo di venire incontro alla domanda proveniente dalle famiglie, dall’anno scolastico 1989/90 è stato introdotto un corso sperimentale di bilinguismo con l’insegnamento dell’Inglese quale seconda lingua straniera.

-A Staffolo la Scuola Media è presente dall’anno scolastico 1963/64 come sezione distaccata di Cupramontana. Fino alla metà degli anni ottanta hanno funzionato due corsi completi, anche perché la scuola riceveva gli alunni del comune di S.Paolo di Jesi. Successivamente, sia per il generale calo demografico, sia perché non riceve più gli alunni di S.Paolo di Jesi, la scuola ha mantenuto un’unica sezione. Dall’anno scolastico 1989/90, per ragioni analoghe a quelle di Cupramontana, nelle classi è stato attivato un corso sperimentale di bilinguismo, con l’Inglese e il Francese. Attualmente la Scuola Secondaria è intitolata ad Aldo Menghi.

“Dove incomincia la finzione, lì termina la mia arte.”

Luigi Bartolini – Incisore, pittore, scrittore e poeta nato a Cupramontana l’8 febbraio 1892

La sua figura


Nato a Cupramontana l’8 febbraio 1892, è considerato insieme a Giorgio Morandi e Giuseppe Viviani tra i maggiori incisori italiani del Novecento. Formatosi all’Accademia di Roma, le sue prime acquaforte risalgono al 1914. Il suo stile si riallaccia alla tradizione naturalista italiana dell’Ottocento guardando al contempo le stampe di Rembrandt, Goya, Telemaco Signorini, Giovanni Fattori e degli incisori del Settecento italiano. Partecipò, su invito, sia come incisore che come pittore a quasi tutte le edizioni della Biennale di Venezia dal 1928 al 1962, ricevendo il premio per l’incisione nel 1942. Per l’incisione fu premiato a Firenze nel 1932 con Morandi e Umberto Boccioni (alla memoria), nel 1935 alla Quadriennale di Roma e nel 1950 a Lugano.

Nel 1933 viene arrestato per motivi politici ad Osimo,dove risiedeva da qualche anno, dal regime fascista col quale pure aveva ampiamente collaborato. Dopo un mese di carcere ad Ancona venne confinato prima a Montefusco e poi a Merano dove rimarrà fino al 1938. Si trattò, secondo il suo biografo Luciano Troisio, di un “processo e di un confino farsa”: perché “L’antifascismo di Bartolini è perlomeno strano, dato che i veri antifascisti erano in carcere, ridotti all’impotenza, al silenzio, e comunque derisi, e non avevano certo come Bartolini intere pagine delle riviste fasciste a loro disposizione, tutta la loro opera diffusa, le incisioni riprodotte, le poesie pubblicate, le opere narrative recensite dagli organi del partito e pubblicizzate, non venivano ricevuti dal ministro Bottai per “leticare alla brava e alla buona, con fraternità d’affetto”, come scriveva lo stesso Bottai il 1º agosto 1932 dalla villeggiatura di Frascati” (Troisio, “L’amoroso detective”, 1979; cfr. p. 130 e ss.). Insomma: “Francamente il fascismo trattò Bartolini con tanto di guanti”, conclude il letterato patavino.

Sempre nel periodo 1949-1950 realizzò, insieme ad un autoritratto, Le mietitrici per l’importante collezione Verzocchi di Forlì, oggi alla Pinacoteca Civica di quella città.

Fu presente a tutte le più importanti manifestazioni artistiche del suo tempo, sviluppando diverse maniere definiti da lui stesso: “maniera bionda”, “nera” e “lineare”, con questi modi realizzò numerose acqueforti con: paesaggi delle Marche e della Sicilia e le serie: Gli insetti, Le farfalle, Gli uccelli, e Scene di caccia.

Notevole anche la sua attività di scrittore, poeta, critico d’arte e polemista, con oltre 70 libri pubblicati con le maggiore case editrici, tra le quali Vallecchi, Arnoldo Mondadori Editore, Longanesi e Nistri Lischi. Fu collaboratore della principali riviste e giornali italiani: Il Selvaggio, Frontespizio, Quadrivio, Maestrale, Corriere della Sera, Il Borghese.

Nel 1946 pubblicò per l’editore Polin di Roma il romanzo Ladri di biciclette, dal quale Cesare Zavattini trasse spunto per la sceneggiatura dell’omonimo film di Vittorio De Sica.

Nel 1965 gli viene dedicata una retrospettiva nell’ambito della IX Quadriennale di Roma.

Le mostre e i suoi premi

1928 – Prima partecipazione alla Biennale di Venezia

1932 – Mostra dell’incisione italiana – 1º Premio

1935 – Ia Quadriennale di Roma – 1º Premio per l’incisione

1939 – IIa Quadriennale di Roma – 1º Premio per l’incisione

1942 – XXII Biennale di Venezia – Sala personale e 1º premio per l’incisione

1949 – Twentieth-Century Italian Art, BY JAMES THRALL SODY AND ALFRED H. DAUR, JR, MoMa, New York

1950 – Premio internazionale di Lugano – 1º premio

1951 – Personale alla galleria Silvagni di Parigi

1952 – Personale alla Calcografia Nazionale di Roma

1952 – XXVI Biennale di Venezia – Premio per l’incisione

1953 – Personale a Bruxelles alla biblioteca reale

1953 – Premio Chianciano per la poesia con il libro “Pianete”

1954 – Premio Marzotto per la letteratura con D. Buzzati

1956 – Premio Marzotto per la pittura

1956 – III Biennale dell’Incisione a Venezia – Premio della Presidenza del Consiglio

1960 – Viene nominato Accademico di San Luca

1962 – XXXI Biennale di Venezia – Sala personale

1962 – Mostra personale alla Calcografia Nazionale di Roma

1965 – IX Quadriennale di Roma – Sala personale

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